Il promoter Riccardo Raffa,
sempre nei panni del cliente
"Ho mandato il curriculum così tante volte che alla fine mi
hanno accolto". Lo ricorda così, il promoter Riccardo
Raffa, il suo ingresso in Doc. Determinato e disponibile,
con il sorriso nella voce, dice del 'suo' consorzio: "Non è perché
voglio fare lo splendido con loro, però tra le tante ditte che ho
girato, Doc è una di quelle veramente serie, difficili da trovare
in giro. C'è un clima che... cavolo, il posto giusto per arrivare
fino alla pensione".
Da Palermo a Gardone Val Trompia. Come ci è
arrivato?
Per amore, seguendo la mia metà che nel 2009 si è iscritta a
infermieristica e si è spostata a Brescia. Ho 38 anni e, anche se
sono originario di Palermo, ho sempre vissuto a destra e sinistra,
non sono né siciliano né bresciano. Dal 2011 abito a Gardone
Valtrompia con Grazia e il nostro bimbo Aleandro, 4 anni il 25
luglio.
Prima di Doc ho lavorato come autista dei trasporti pubblici
bresciani, ma prima ancora ho avuto un'attività in Sicilia dopo tre
e anni e mezzo nell'esercito; papà è un maresciallo dei Carabinieri
in pensione, e io dopo la leva obbligatoria ho tentato il concorso,
l'ho vinto e sono stato due anni a Trapani, alcuni mesi a Cassino e
alla fine a Bari. Mi sono congedato come primo caporal
maggiore.
In Doc da quando?
Purtroppo non da subito. Tra i miei tanti lavori mi sono messo a
studiare per prendere la patente per fare l'autista. Le ho tutte:
A, B, C, D, E, CQC.
Nell'officina meccanica di un mio carissimo amico, dove passavo
parecchio tempo per curargli la vendita online, vedevo arrivare il
furgone della Doc. E già mi ero incuriosito. Poi mi è capitato di
lavorare con il fratello del ragazzo che c'era prima di me in Doc e
ho cominciato a mandare il curriculum. Ho insistito così tanto che
alla fine mi hanno accolto. Succedeva un anno e mezzo fa, sono
entrato come logistico e servivo la zona della Val Trompia. Sette
mesi fa mi hanno proposto di diventare promoter, credo un po' per
il carattere e un po' per il mio passato nel commercio; il contatto
con i clienti mi viene spontaneo. Quando ho iniziato a lavorare in
Doc non sapevo che cosa fosse il promoter, ma avevo dato la mia
disponibilità a crescere.
Ed eccola promoter. Quanti clienti ha nel suo
portafoglio?
Seguo la zona della Valcamonica, che parte dalla
Franciacorta a Pontoglio e arriva fino a Ponte di Legno. Sono 210
autoriparatori nella solita proporzione, il 60 per cento officine e
il 40 carrozzerie.
Gigi (Papallo, nda) è stata la mia figura di riferimento, anche
per il bel metodo di lavoro.
In piena pandemia è nato il gruppo WhatsApp 'Gestione
emergenze'. Lei come ha vissuto i primi mesi Covid?
All'inizio di andare in giro avevo un po' paura, avevo anche i
racconti della mia compagna infermiera in pronto soccorso... Poi
però mi mettevo nei panni dei clienti - le piccole attività hanno
sofferto tanto - e il minimo che potevo fare era servirli,
consegnare il ricambio urgente.
Sono state settimane in cui si passava da un estremo all'altro:
chi ti faceva entrare e in quei pochi minuti il discorso era solo
il Covid, e chi ti diceva di lasciare la merce fuori dal
cancello.
Io mi adeguavo ai clienti, e tutti loro, soprattutto chi lavorava
sull'emergenza, hanno apprezzato: qualcuno ha anche mandato
messaggi di ringraziamento.
Il dopo Covid si intravede?
Si comincia a vedere il cliente che ti viene incontro, che spende
due minuti a parlare, si sta tornando alla normalità. Oggi siamo
intorno al 90 per cento, ma spero si vada a pieno regime il prima
possibile.
Il cliente è un po' frenato dalla paura che il Covid possa
'tornare' a settembre. C'è chi ha paura di fare vacanza, chi ancora
non ha preso la cassa integrazione, chi prima di riparare la
macchina ci pensa; mentre il tagliando o il cambio gomme lo devi
fare, la botta che prima avresti fatto sistemare solo per avere la
macchina nuova adesso aspetti.
Avendo trascorso le ultime due settimane sul furgone in supporto
alla logistica, posso dire che non è andata male, non dico come
l'anno scorso in questo periodo ma la ripresa c'è.
Su che cosa spinge con i suoi clienti?
Sicuramente su Integra, che è un buon sistema per tutti; anche
l'applicazione A-Service aiuta tanto, chi la usa si rende conto che
è studiata davvero bene, è semplice e funziona. A volte i clienti
non danno volentieri il recapito telefonico personale, ma non ho
mai ricevuto rifiuti quando ho proposto di installare la App. In
questo momento Covid, dove le distanze vanno tenute, meglio la App
del telefono in ufficio: ti dà grande autonomia e ti permette di
fare tutto. Un esempio? Per chiamare un magazzino non hai bisogno
di andare nella 'vetrinetta' con la rubrica delle concessionarie,
schiacci un tasto ed è fatta.
Che cosa chiede il cliente?
Sempre e comunque lo sconto! In questi mesi in cui sto crescendo
nel ruolo di promoter, vedo che il cliente ha bisogno di
informazioni, le più diverse. Quando realizzi che il cliente ti
cerca ti fa piacere, vuol dire che stai facendo bene il tuo
lavoro.
La pausa caffè, due chiacchiere e si crea un rapporto in cui puoi
dare una mano, un consiglio, magari accordarti su un orario di
consegna diverso... Tutte cose che puoi creare solo tu.
Contento di essere un promoter?
Io sono soddisfatto del ruolo attuale, può sembrare banale ma sì,
mi piace quello che sto facendo. Sono grato a Doc del passaggio da
logistico a promoter, sto facendo il possibile per non deluderli e
non è perché voglio fare lo splendido con loro se dico che tra le
tante ditte che ho girato Doc è una di quelle veramente serie,
difficili da trovare in giro. C'è un clima che... cavolo, il posto
giusto per arrivare fino alla pensione.
Il tempo per la Protezione Civile lo
trova?
Avevo già dei contatti, e qualche settimana fa il presidente della
Protezione Civile della Regione Lombardia ci ha proposto di fondare
la sezione di Gardone Val Trompia. Siamo partiti in sei e in meno
di un mese siamo già a 30 volontari. Siamo agli inizi, non abbiamo
ancora nemmeno una sede, stiamo cercando di capire dove ci sarà
bisogno... Io se sono libero do una mano volentieri, dico sempre
che quello che fai nella vita un po' ti torna. Ho avuto chi mi ha
aiutato e perché non farlo anche io?
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