In Andreassi Car Service
la parola d’ordine è formazione

Ing. Mario Andreassi consulente di... Avrebbe potuto essere e non è stato. Invece: Ing. Mario Andreassi titolare di Andreassi Car Service a Gavardo, in provincia di Brescia. Ecco la sua storia che è, anche, una storia di famiglia.

Si è trovato a un bivio?
Ma con la massima libertà di scelta. Papà Pietro ha aperto la carrozzeria nel 1979 e l'ha portata avanti per tanto tempo con passione ed entusiasmo grazie al supporto di mia mamma Agnese e mia sorella Paola. Io, da figlio di artigiano, mi sono sempre adoperato per dare una mano, e anche mentre studiavo ingegneria gestionale tenevo aperte più ipotesi. A un certo momento della mia carriera universitaria ho accarezzato l'idea di diventare consulente presso realtà come Deloitte, Accenture che pescavano tanto tra i laureati nella mia disciplina; nello stesso tempo, però, sapevo che se non fossi subentrato l'attività di mio padre non avrebbe avuto futuro, e mi dispiaceva. Ho scelto la carrozzeria.

Ha indossato la tuta blu?
Quella la portavo anche mentre studiavo, la gavetta l'ho fatta tutta proprio per acquisire le competenze tecniche, indispensabili per prendere in mano, un domani, l'attività.
Cosa che è avvenuta già a partire dal 2014, ben prima del passaggio formale di quote. Oggi sono titolare unico di un'azienda che conta 16 persone e che, con i nuovi innesti, arriverà a 22-23 sulle tre sedi.

Tre sedi?
Quella principale resta a Gavardo, ma abbiamo appena acquisito una seconda carrozzeria a Prevalle e siamo presenti anche a Desenzano con un'attività puramente commerciale di noleggio a lungo e breve termine.

Andreassi Car Service fa pensare a un'offerta di servizi a 360 gradi...
È un'offerta completa e tutta 'in casa'. Investo tanto in attrezzature, per essere il più possibile indipendente anche in fatto di diagnostica; abbiamo il sistema per ricalibrare gli Adas, le colonnine per la ricarica fin dal 2019 (e ne installeremo una sia a Prevalle che a Desenzano); in carrozzeria utilizziamo vernici ecologiche e i cicli di lavorazione sono ecosostenibili...

La carrozzeria resta il core business?
Sì, ma i canali si alimentano a vicenda. Il cliente che entra per una riparazione di carrozzeria poi spesso fa il tagliando, la revisione, il cambio gomme... Gli viene data una delle 15 macchine sostitutive ed è tranquillo.
Contiamo circa 150 ingressi a settimana, vetture molto fresche, non oltre i quattro anni, di piccola, media, grossa cilindrata e anche supercar e veicoli commerciali. Ripariamo parecchio ibrido e qualcosa di elettrico. E siamo autorizzati Toyota per la parte di carrozzeria.

Com'è passato da un solo dipendente a 22-23?
Rivoluzionando una carrozzeria piccola ma sana, investendo tanto in attrezzature quanto in formazione, tassativa sempre e soprattutto con i cambiamenti che stanno attraversando il mercato automotive. Quanto ho iniziato io avevamo un solo dipendente, l'azienda è cresciuta con me. Ho avuto e ho la grandissima fortuna di due genitori e una sorella che mi appoggiano nelle decisioni. C'è grande armonia, il clima è sereno, collaborativo, anche i dipendenti sono contenti di lavorare qui.

La crisi è rimasta fuori dalla porta?
Siamo in crescita costante, di anno in anno abbiamo implementato il nostro lavoro e quindi il fatturato. Il periodo è difficilmente decifrabile, ma abbiamo registrato un aumento di lavoro importante anche quest'anno, cosa che ha fatto sì che la nostra capacità produttiva si saturasse; da qui l'idea di acquisire un'altra carrozzeria per risolvere questo 'problema' e non rischiare di creare un disservizio al cliente (e magari tornare a offrire, come quando eravamo piccoli e meno oberati, il servizio di restauro).

Un cliente non solo privato, immagino...
La clientela è ben distribuita, non posso dipendere da un canale unico. Lavoriamo con le compagnie assicurative e con le compagnie di noleggio (siamo anche Arval Center), abbiamo creato modelli di business che ci permettono di lavorare senza rischiare tempi morti o perdite di tempo che andrebbero a erodere i margini di guadagno.
Parlo di più modelli di business perché ogni cliente privato, ogni flotta, ogni assicurato è diverso e certi processi non si possono applicare in maniera trasversale. Poi, certo, abbiamo delle procedure che ci permettono di sopperire alle esigenze che hanno tutti: macchina sostitutiva e riparazioni veloci.

L'utilizzo del ricambio originale è un aiuto in questo senso?
Prediligiamo l'utilizzo del ricambio originale perché essenzialmente è un prodotto che si adatta meglio al veicolo stesso, proprio perché viene da casa madre; il collaboratore è agevolato nel suo lavoro e risparmia tempo.
Il cliente si interessa poco, si affida a noi che nella quasi totalità dei casi montiamo ricambi originali.

Che arrivano in Via Giovanni Quarena con un furgone DOC?
Da sempre. Essendo il consorzio di proprietà delle concessionarie, essere affiliati DOC è un modo rapido per avere i ricambi di tutti i marchi e la tranquillità di sapere che in caso di necessità la concessionaria c'è.
E poi, oltre che sulle due consegne, possiamo contare sulla disponibilità di Gigi (Papallo, promoter di riferimento, nda) che veramente si fa in quattro per qualsiasi tipo di problema; spesso la differenza nel nostro settore la fanno le persone, Gigi è un bravo professionista e una bravissima persona.

Le migliori qualità di Andreassi Car Service?
A parte la qualità del nostro operato, che mi sento di dare quasi per scontata, trasparenza e correttezza nei confronti del cliente sono innate e sono le nostre armi vincenti. L'automobilista che viene da noi ha un problema, non è contento di spendere soldi per fare manutenzione o per riparare la macchina se ha avuto un incidente, e noi cerchiamo di essere sempre accomodanti ed empatici.
Siamo veloci ed efficienti, se sbagliamo facciamo mea culpa, e siamo molto preparati. In Andreassi la formazione è continua e interessa tutti.

A proposito di formazione: come presidente di categoria dei carrozzieri di Confartigianato so che sta portando avandi un progetto che le sta molto a cuore. Di che cosa si tratta?
Nel nostro settore abbiamo difficoltà a reperire manodopera qualificata, e le scuole professionali non bastano a sopperire a questa necessità (in più non sempre escono ragazzi motivati a fare questo mestiere).
Come presidente provinciale e regionale dei carrozzieri di Confartigianato lo scorso 6 ottobre ho presentato un progetto patrocinato da Confartigianato e dai Salesiani Don Bosco di Brescia ai tanti attori di questo mercato: imprese, carrozzerie, provider, colorifici, la stessa DOC.
Si tratta di un master aperto a giovani diplomati, non necessariamente a un professionale, tra i 18 e i 25 anni, che dovrebbe partire con la fine dell'anno scolastico. È un percorso di dieci mesi che si svolgerà per metà in azienda e per metà a scuola. I ragazzi riceveranno un piccolo stipendio, 6-700 euro al mese, quindi saranno pagati per formarsi.
E per formarsi non intendo che saranno messi a spazzare il pavimento ma, per esempio, potranno seguire da subito un corso di lucidatura presso un centro tecnico, corso utile per il ragazzo e utile per l'imprenditore.
La parte di formazione teorica - Pes-Pav-Pei, F-Gas... - si svolgerà presso i Salesiani o altri centri tecnici e sarà finanziata da Regione Lombardia. Lo stipendio sarà invece a carico delle aziende che ospiteranno gli stage. Credo sia nel nostro interesse.

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