Roberto Parietti (Carrozzeria D’Adda),
“Con App A-Service è tutto documentato"
"La carrozzeria sono io", conclude Roberto
Parietti, ma non pensiate che si sia montato la testa.
Piuttosto, è un prendersi la completa responsabilità di quanto
viene fatto in Via Guido Rossa 2 a Villa D'Adda (Bg). Per il
titolare di Carrozzeria D'Adda, "la buona
pubblicità è il lavoro che mando fuori".
Preciso ai limiti della pignoleria?
Le racconto un episodio di tanti anni fa, ero poco più che un
ragazzo: avevo verniciato un Patrol ma non ero soddisfatto; la sera
sono uscito con gli amici e alle 4 del mattino dopo sono sceso in
carrozzeria e ho rifatto il lavoro. Mio padre Anselmo, Selmi per
gli amici, mi ha passato valori e passione, non l'idea del guadagno
economico fine a se stesso.
Ha fondato la carrozzeria 54 anni fa. Io sono ragioniere, papà non
mi ha forzato a lavorare con lui, anzi!, mi preferiva vestito in
giacca e cravatta a fare un lavoro dove non ti sporcavi le mani e
mangiavi la polvere. Per qualche mese sono stato un perito
valutatore di danni: facevo le foto, preparavo il materiale e...
non riscuotevo un centesimo. In carrozzeria, nonostante gli otto
dipendenti c'era bisogno di operai; doveva essere una cosa
temporanea, intanto però guardavo e imparavo, mi sono affezionato a
questo mondo e sono rimasto. Era il 1992.
Con il tempo i dipendenti sono diminuiti e quando nel '98 papà è
mancato, l'unico dipendente rimasto si è licenziato e io sono
ripartito da solo. Sono ancora da solo, nella sede delle origini di
220 metri quadrati coperti, con quattro artigiani a chiamata.
Li chiama? Com'è il giro di lavoro in questo
periodo?
Io sono stato fortunato perché avevo da 'finire le tempeste'
dell'anno scorso. Non mi lamento, ho la fortuna di essere una
carrozzeria storica con clienti affezionati. Per me, due-tre auto a
settimana e sono a posto.
Riparo multimarca, passo dai macchinoni importanti di grosse
imprese alla vetturetta data al ragazzo fresco di patente, dal
furgone della ditta all'auto da restaurare (queste sono sempre
meno). In generale, sto sulla fascia media.
Le assicurazioni aiutano?
Non è mai un giusto compromesso però si lavora. Ampli il tuo
portafoglio clienti, gente che non avresti conosciuto magari ti
arriva. Certo, perdi in scontistica, ma non si può parlar male di
questa situazione.
Invece, ho detto no alle compagnie di noleggio, perderei in
qualità. Preferisco meno ma di qualità.
Qualità è anche montare ricambi
originali?
Si lavora meglio con l'originale, la qualità del lavoro è fuori
discussione. Con il non originale devi scendere a compromessi.
L'ultima parola è dei clienti, ma io di mio propongo
l'originale.
Qualcuno che arriva con il pezzo in mano c'è, sono in aumento e
non sai mai da dove arriva il ricambio. Il cliente crede di
risparmiare ma non è vero.
Di Doc è diventato cliente quando?
Da quasi subito e sono molto soddisfatto. Il ricambista mi
sconsigliava, diceva che non era vero che consegnavano così. Invece
era proprio così, puntuali tutti i giorni, l'ho constatato appena
entrato. Meglio lavorare con i professionisti.
Denis (Gelsomino, promoter di riferimento, nda) è una persona in
gamba, mi risponde sempre, ed è molto bravo anche Andrea, che mi
porta i ricambi, l'ho segnalato a Denis.
Ricambi che ordina con la App A-Service, mi
dicono...
Certo, sono da solo! Anziché andare in ufficio, prendere la linea,
trovare occupato, riprovare più tardi, mentre smonto la macchina
girandole in giro non solo documento tutto con le foto ma man mano
ordino anche i ricambi.
Con questa seconda ondata Covid ha 'riesumato' servizi
attivati in primavera?
La sanificazione solo su richiesta, anche perché le compagnie
assicurative non la pagano e in questo momento i clienti non la
chiedono. Invece, se le mie due auto sostitutive sono fuori, faccio
la presa e riconsegna: andiamo in due, io e un artigiano.
Paura ne ha?
In primavera sono stato un mese chiuso, perché mia moglie lavora
in ospedale, in ufficio, e l'ha portato a casa. L'abbiamo contratto
in due e ancora oggi ci manca il fiato, i polmoni non sono ancora
al 100 per cento.
Adesso siamo un po' più tranquilli, più rilassati, ma sempre in
guardia.
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